Genova – «Per Hugo Trumpy è un passo avanti verso il futuro», afferma Valdemar Boesgaard alla presentazione della collaborazione fra l’agenzia genovese Hugo Trumpy, di cui è ceo, e la compagnia marittima breakbulk Zeamarine
Genova – «Per Hugo Trumpy è un passo avanti verso il futuro», afferma Valdemar Boesgaard alla presentazione della collaborazione fra l’agenzia genovese Hugo Trumpy, di cui è ceo, e la compagnia marittima breakbulk Zeamarine. La collaborazione è sfociata dal primo giugno nella rappresentanza della linea giramondo di Zeamarine, l’unica esistente nel settore breakbulk. A marzo Zeamarine aveva assegnato a Hugo Trumpy la rappresentanza per le attività chartering e tramp.L’agenzia genovese è ormai una mosca bianca in un settore che ha subito negli ultimi anni una profonda trasformazione. Molte agenzie attive nel settore container sono state assorbite dalle compagnie marittime diventando uffici di rappresentanza. «Il container non paga più. Lavorare nel settore breakbulk – spiega ancora Boesgaard – ci consente di mantenere la nostra attività indipendente».
Zeamarine è una compagnia del gruppo Zeaborn, creata nel 2018 dalla fusione sotto un unico brand delle attività tramp e di linea di tre precedenti grandi realtà del settore breakbulk: Zeaborn Chartering, Intermarine e Rickmers Line. Hugo Trumpy ha circa cento dipendenti, di cui la metà nell’agenzia genovese, una parte in altri uffici sparsi a Livorno e in Nord Europa e una trentina in una società che gestisce escursioni per i croceristi. E’ guidata dalle famiglie Boesgaard e Kielland e opera a Genova da quasi un secolo e mezzo. Le origini sono legate al commercio delle balle di stoccafisso che arrivavano a Genova sulle navi di armatori scandinavi. Col tempo l’attività si è ampliata su diversi settori. Per quarant’anni l’agenzia ha rappresentato la compagnia multipurpose Nordana. «Quando Nordana ha smesso di operare su Genova – racconta Boesgaard – abbiamo coperto una parte dell’attività che era venuta meno, trovando un accordo con la compagnia statunitense Intermarine. Noi avevamo acquisito con Nordana la conoscenza dei mercati di Messico, America centrale e Stati Uniti. E così Intermarine, nonostante avesse un proprio ufficio in Italia, ha deciso di assegnarci la gestione per loro conto del segmento breakbulk. Successivamente Intermarine ha stretto un accordo con Zeaborn, che alla fine è diventata proprietaria. La scelta della rappresentanza in Italia è caduta ancora su Hugo Trumpy, che copre tutti i segmenti, sia la linea sia il chartering. Oltre alle nove navi dedicate alla linea giramondo, Zeamarine ha circa 70 navi per viaggi spot, attrezzate per caricare project cargo, alcune con gru a bordo di capacità fino a 1.400 tonnellate».
La linea giramondo tocca l’Italia ogni quindici giorni nei porti di Genova e Porto Marghera. Poi prosegue per Golfo Arabico, India, Estremo oriente, Cina, Corea, Giappone, Vietnam, quindi la Costa occidentale degli Stati Uniti, per chiudere il cerchio in Europa settentrionale. «Ma sono altrettanto importanti le 70 navi tramp, che toccano una ventina di porti italiani. Sono di supporto per arrivare dove nn arriva la linea: raccolgono qualsiasi carico in qualsiasi parte del mondo e noi rappresentiamo i caricatori italiani anche per spedizioni da estero verso estero», spiega Boesgaard, i cui figli Andrea e Axel seguono per Zeamarine rispettivamente la parte di linea e quella chartering. Il cco di Zeamarine, Dominik Stehle, spiega che «l’Italia ha una forte presenza di industria pesante, è una regione di punta in Europa in questo settore. Facciamo qui oltre cento toccate all’anno in 22 porti. Quando abbiamo dovuto trovare un rappresentante un Italia, abbiamo fatto una selezione e la nostra prima scelta è stata Hugo Trumpy».