Nell’anno della rinascita di Genova post-Morandi, conclusa una edizione della Genoa Shipping Week da record, con oltre 50 eventi tra congressi, tavole rotonde, business networking, sport contest e party aziendali
Genova – Dalla nave Dattilo al Padiglione Blu, dall’inaugurazione ufficiale della GSW Genoa Shipping Week 2019 al clou della settimana del cluster marittimo-portuale italiano culminata nell’ormai famosissimo Dinner con quasi 3mila commensali organizzato da Assagenti, c’è un filo conduttore comune; ed è la rinascita della Genova non solo di settore, nell’anno del post-Morandi.
Neanche una temperatura torrida, per tutto l’arco settimanale, veramente da Guinness dei Primati ha potuto affievolire la portata della kermesse né scoraggiare gli operatori di settore e le istituzioni, tutte riunite forse per la prima volta a supportare la GSW, dal partecipare agli oltre 50 eventi tra congressi, tavole rotonde, business networking, sport contest e party aziendali che hanno messo letteralmente ‘a ferro e fuoco’ alcune delle location più suggestive della Superba.
Come ha giustamente sottolineato, con legittima soddisfazione, Alberto Banchero, presidente di Assagenti, è stata un’edizione di svolta sia per noi che per la città, in cui tutti gli stakeholders delle istituzioni territoriali – Regione, Comune, Camera di commercio, Autorità di Sistema Portuale e Capitaneria di Porto – hanno lavorato fianco a fianco insieme all’associazione di categoria di agenti marittimi e brokers, rendendo perfetta in ogni suo dettaglio la macchina organizzativa che ha permesso la produzione, dal 24 al 30 giugno di un campionario unico, per varietà di situazioni, tale da far impallidire la ultra-rodata Posidonia di Atene.
Tra l’apertura ufficiale dei lavori nel party serale di lunedì, ospiti della Guardia Costiera, a bordo della nave Dattilo ormeggiata al molo dei Magazzini del Cotone, col padrone di casa nonché Comandante Generale Giovanni Pettorino spalleggiato dal Sindaco Marco Bucci, e la degna chiusura alla Fiera del venerdì sera (con la parentesi degli eventi sportivi nel weekend), in una cornice scenografica appositamente disegnata, c’è molto più di un semplice evento di settore.
Lo Shipbroker e Shipagents Dinner ha scelto come scenario un allestimento che ricorda un cantiere edile, completo di gru e ponteggi, betoniere e pallet, in mezzo al quale far muovere i circa 2.700 ospiti provenienti da 44 Paesi, proprio ad indicare l’avvio di una simbolica ricostruzione, guarda caso nello stesso giorno in cui sono stati fatti demolire gli ultimi pilastri di Ponte Morandi, a suggellare una ideale continuità tra il dramma dell’agosto 2018 e il momento della vigorosa ripresa che è ripartita già il giorno successivo all’immane tragedia, simbolicamente evidenziando la rinascita e la fiducia in un futuro ancora radioso.
Sarebbe ingeneroso trascurare i tanti eventi cui la nostra redazione, seppure attivissima nell’arco di tutta la settimana, non ha potuto partecipare per mancanza di tempo o per sovrapposizione ad altri.
Pertanto ci limitiamo a ricordare quelli in cui abbiamo potuto presenziare in prima persona, scusandoci con gli organizzatori di quelli cui pure eravamo stati invitati (quali MedCruise, T.Mariotti, Nolarma, BBC Chartering, Bravo Tankers, Multi Marine Services).
In ordine meramente temporale, ricordiamo il triplete di Pier Luigi Ferrari, fondatore dell’attuale PL Ferrari e sostanzialmente l’inventore del brokeraggio di P&I Club in Italia, il quale ha radunato sulla magnifica terrazza del Galata Museo del Mare un centinaio di amici ed armatori per celebrare tre anniversari: 80 anni di vita, 60 anni di attività e 50 anni di matrimonio.
Erano sempre un centinaio gli ospiti prestigiosi a Villa dello Zerbino che si sono stretti intorno a Guido e Luca Fertonani – epigoni della dinastia di broker la cui precedente generazione (rappresentata dal padre Elio e dallo zio Avio) ha contribuito alla fortuna aziendale di Ferrando & Massone – per celebrare il primo secolo tondo di attività. I due Fertonani Brothers, in versione smoking, e protagonisti (invero un po’ impacciati) di un simpatico cortometraggio che ha condensato i 100 anni di attività della brokerage house genovese, hanno concluso la serata molto chic in maniera pirotecnica.
Più tradizionale l’open day organizzato come di consueto nell’outdoor aziendale dalla HB Shipping di Maurizio Gozzi & C., capace sempre di radunare clienti e partner internazionali del settore heavy lift e dry bulk, che proprio quest’anno ha compiuto 10 anni di attività.
Molto affollata la breve presentazione tenuta da Waldemar Boesgaard, numero uno di Hugo Trumpy, insieme ai suoi principal tedeschi di Zeamarine, per salutare, dall’alto della Terrazza Colombo, con un colpo d’occhio che abbraccia una bella fetta del Golfo di Genova, la nuova partnership, subito partita col piede giusto per quanto concerne l’agenzia marittima genovese, capace di affermarsi su una congrua short list di pretendenti selezionati dall’esigente armatore cliente.
Tra le diverse riunioni di Board e Assemblee associative, sono certamente da citare quelle in cui i Giovani Armatori si sono radunati presso l’Acquario di Genova per programmare le prossime attività 2019-2020, con la novità di Filippo Gavarone entrato a far parte del Consiglio del Gruppo, e di Esther Marchetti subentrata a Francesco Beltrano nella Segreteria.
Nonché la proposta lanciata dal presidente Mario Mattioli di aprire la Federazione del Mare a tutto il cluster per elaborare un documento comune sulle istanze della blue economy, unanimemente condivisa dai diversi membri del consesso, ipotizzando una sorta di assise del mare da convocare nel 2020.
Infine, nel suo piccolo, anche Ship2Shore ha voluto dare un forte segnale di presenza, approfittando della ricorrenza del 15esimo anno di pioneristica attività della prima rivista ‘online only’ del settore, organizzando un cocktail nell’aristocratico Palazzo Rosso cui hanno partecipato – malgrado la concomitanza di tanti party ben più prestigiosi da tempo nel palinsesto ufficiale della GSW – ben 150 ospiti di livello, alternatisi tra un impegno e l’altro nel corso di un allegro turnover.
Ma di questo evento – che, come facilmente comprensibile, sta molto a cuore di chi scrive – si renderà conto in maniera molto approfondita nel prossimo numero di S2S.
Angelo Scorza